Incontri sulla Tragedia del Vajont
11/13 Ottobre 2024
Week end di grande spessore quello vissuto da venerdì 11 a domenica 13 Ottobre nella sezione ANA di Valdagno.
D’altra parte, l’argomento trattato era di quelli che fanno ancora sobbalzare sulla poltrona ed allo stesso tempo scendere più di qualche lacrima. I sopravvissuti, Micaela Coletti e Gino Mazzorana, a 61 anni dalla tragedia del Vajont hanno raccontato la loro storia, il mattino di venerdì, ai ragazzi delle scuole medie e alla sera alla popolazione di Trissino.
Presente anche Francesco Martini, studioso che si occupa ormai da tempo della strage del Vajont, il cui fondamentale apporto ha fatto sì che l’evento potesse essere compreso pienamente, indicando anche le cause che hanno portato a questa tragedia. Presenti i soccorritori Alpini arrivati per primi a Longarone subito dopo il tragico evento.
Tra i soccorritori l’Alpino Feliciano Antoniazzi, anche lui da considerare miracolato e sopravvissuto in quanto rimasto ai piedi della diga fino a pochi minuti prima del crollo della frana e dell’esondazione, nonché uno dei primi soccorritori. La storia dice sia stato proprio lui con la sua squadra a trovare sotto al fango Gino Mazzorana.
Organizzazione impeccabile grazie alla collaborazione tra Alpini, Comune, Proloco ma soprattutto della scuola Fogazzaro artefice di un percorso fatto con i ragazzi, per portare in offerta agli amici di Longarone oltre 200 pensieri, disegni e cartelloni illustrativi della tragedia.
Il week end a ricordo della tragedia del Vajont è continuato domenica 13 Ottobre con la visita di 150 Alpini, soccorritori Alpini della vallata dell’Agno e famigliari nei territori di Longarone.
Toccante la visita al cimitero monumentale di Fortogna dove oltre ai 1910 cippi marmorei che ricordano tutte le vittime a prescindere dal ritrovamento, dal riconoscimento e dal luogo di sepoltura, abbiamo potuto vedere il monumento dedicato ai soccorritori, ai longaronesi rientrati dopo la tragedia e ai bambini mai nati.
Proseguendo la visita abbiamo depositato una corona al monumento dei Genieri e trasmettitori eretto a ricordo di due Alpini Florindo Pretto, nostro valligiano di Cornedo e Urriani Giovanni, marchigiano, rimasti travolti dall’ondata e mai più ritrovati.
Il viaggio della memoria si è concluso con la visita alla diga e in particolare alla frana, dove ancora una volta le spiegazioni di Francesco Martini hanno aiutato a capire le dinamiche della tragedia.
Un ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione a partire dal presidente della Sezione Alpini di Valdagno, Enrico Crocco, al sindaco di Trissino Davide Faccio al capogruppo di Trissino Ezio Caile, all’assessore alla cultura di Trissino Eleonora Donà Carlotto, al presidente della Proloco Andrea Franco, e soprattutto un grandissimo grazie alla Dirigente scolastica Dr.ssa Mariangela Ceretta e al lavoro fatto dai docenti delle scuole medie e dei loro alunni i cui lavori potrebbero, su proposta della sig.ra Coletti, essere raccolti in un libro.
Non dimentichiamo la disponibilità del Sindaco di Longarone e presidente della provincia di Belluno Roberto Padrin, interprete della storia del suo comune, del suo territorio e della tragedia, onnipresente da venerdì sera a Trissino fino alla giornata di domenica.