ATTUALITÀ
Cambiare per non fermarsi: nuove tecnologie per gli alpini
– Marzo 2021-
Costretti al distanziamento sociale, per le norme necessarie a fermare l’avanzata del contagio di questo virus che ci ha stravolto la vita, anche gli alpini si sono dovuti adeguare. Dico adeguare, non arrendere… Per cui con un po’ di pazienza e la solita tenacia che ci contraddistingue, abbiamo dovuto prendere confidenza con i nuovi metodi di comunicazione offerti dalla tecnologia per poter continuare con gli incontri, almeno quelli indispensabili per la vita quotidiana della sezione delle squadre di protezione civile. Le immagini che accompagnano queste righe riguardano il consiglio sezionale del 14 dicembre scorso, tenutosi in modalità on-line solamente tra i consiglieri aventi diritto di voto per evidenti motivi organizzativi e pratici e una delle tante riunioni tenutesi dalla protezione civile per il continuo aggiornamento e coordinamento, visto le irrefrenabili richieste e attività da gestire.
Mercoledì 27 gennaio, poi, si è tenuto un incontro di formazione importante, tra il coordinatore di protezione civile e vicepresidente Giuseppe Bertoldi e un bellissimo gruppo di Volontari del Comune di Castelgomberto che si sono messi a disposizione per aiutare i loro concittadini a fronteggiare l’emergenza COVID-19. Il tutto è stato possibile grazie al sindaco Dorantani e all’assessore Schiavo che hanno organizzato l’appuntamento, importante per formare i nuovi Volontari ai rischi cui saranno esposti durante i servizi. I partecipanti, attenti e interessati, hanno potuto acquisire nuove competenze per operare in sicurezza e adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie a fronteggiare i rischi dal coronavirus. Questo per aggiornarvi sulle attività che in qualsiasi modo continuano per portare avanti la gestione della nostra sezione e del nucleo di protezione civile, in attesa del sospirato ritorno alla normalità dove sicuramente poter tornare a confrontarsi di persona permetterà di affrontare il tutto con il sorriso e l’ottimismo tipico di noi alpini.
di Daniele Pellizzaro