STORIA
In occasione del recupero delle opere della Grande Guerra nel pianoro di Campogrosso, si era evidenziata la necessità di un supporto storico culturale alle attività manuali da sempre realizzate, con tanto impegno, dai Gruppi alpini della Sezione. Anche per la semplice pubblicazione di un pieghevole illustrativo di un’iniziativa di carattere storico era indispensabile la conoscenza della nostra storia di associazione, di alpini alle armi, di territorio di montagna. La pubblicazione di un libretto sul 30° anniversario della costruzione del monumento sul Colle di Santagiuliana del Gruppo di Recoaro, nel 1991, aveva messo in evidenza la difficoltà dei gruppi a conservare un archivio ordinato, almeno delle più importanti attività realizzate. In Sezione non erano, ad esempio, disponibili nemmeno gli elenchi completi degli alpini caduti e decorati nelle guerre che si erano succedute a partire dalla fine dell’Ottocento.
Le testimonianze di alpini reduci di guerra non erano state raccolte in nessun modo, né per la prima né per la seconda Guerra Mondiale. La necessità di trasmettere la memoria e di ricordare i nostri caduti era limitata, quindi, dalla difficoltà di reperire le fonti di informazione. Era necessario iniziare un lavoro di raccolta di documenti, foto, testimonianze, legati alla storia degli Alpini ed alla storia della gente della nostra valle a partire dal 1872, anno di fondazione del Corpo degli Alpini. Relativamente al recupero materiale dei resti della Grande Guerra, per primi si mossero i Gruppi e la Sezione valdagnese dell’Associazione Nazionale Alpini che, supportati per la parte tecnica ed economica dalla Comunità Montana “Agno – Chiampo”, recuperarono nel 1993 e negli anni seguenti un’area ricca di trincee, postazioni e bunker sul passo di Campogrosso. Nel 1994, coordinata dalla Comunità Montana “Leogra e Timonchio”, la Protezione Civile delle Sezioni ANA del Triveneto intervenne sulla viabilità militare del Monte Pasubio ed in particolare sulla strada delle 52 Gallerie. L’8 e 9 luglio 1995 la Protezione Civile della Sezione si attivò per un secondo intervento di pulizia del sentiero storico a Campogrosso, ricostruendo parti di trincea anche con sacchi a terra e le coperture degli accessi ai bunker, seguendo le tecniche costruttive dell’epoca.
A livello nazionale l’Associazione, su proposta dell’ex vice presidente nazionale Alfredo Costa della Sezione di Genova, avviò un progetto di attivazione di un Centro Studi Nazionale e, con lettera del 29.4.1999, invitò le 80 Sezioni a designare un proprio rappresentante. La Sezione di Valdagno nominò Franco Rasia che, il 25 novembre 2000, partecipò con altri 17 rappresentanti alla prima riunione dei referenti sezionali del Centro studi ANA. Da quella data le riunioni dei referenti sezionali si susseguirono con cadenza annuale e negli ultimi anni si sono tenute in concomitanza con il convegno sulla stampa alpina. Il 16 gennaio 2001 il Consiglio sezionale approvò la costituzione del Gruppo di ricerca storica sezionale e, con un articolo sul notiziario di febbraio 2001, informò i soci sugli obiettivi del gruppo e sulla sua organizzazione, invitando gli alpini interessati ad una prima riunione nella sede sezionale per il 19 febbraio. Alla riunione partecipò una decina di persone, alpini e storici esterni e fu elaborato un primo programma annuale di lavoro che prevedeva la ricerca sui seguenti argomenti:
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I nostri avi, alpini dei battaglioni Bassano, Verona e Vicenza.
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Reparti alpini nelle Valli dell’Agno e del Chiampo (fino al 1915).
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Testimonianze di alpini nella Seconda Guerra Mondiale.
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I caduti ed i decorati (fino al 1945)
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La storia dei Gruppi e della Sezione, dalle guerre al volontariato.
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Censimento ed eventuale raccolta di documenti, foto e cimeli.
Da quella sera di febbraio del 2001 il “Gruppo Storico” ha lavorato con passione coinvolgendo studiosi, raccoglitori e ricercatori, alpini e non, e producendo una notevole quantità di eventi e pubblicazioni che hanno fatto conoscere la nostra Sezione e soprattutto diffuso la storia degli Alpini tra i soci, le scuole e la popolazione. Tra i primi compiti che il gruppo è stato chiamato ad affrontare c’era il recupero di quanto rimaneva del Museo Ugo Nizzero, abbandonato in una cantina di via San Lorenzo, in parte allagata dalla fognatura.
Il materiale, in pessime condizioni, fu trasportato il 31 marzo 2001, in collaborazione con la locale Associazione Nazionale Bersaglieri, nelle Ex Carceri di via Conche a Valdagno. Negli anni successivi alcuni pezzi della collezione sono stati esposti nelle mostre storiche organizzate dalla Sezione. Nel 2004 il Gruppo storico coordinò il recupero da parte degli alpini del Gruppo di Novale e del gruppo Centro del rifugio antiaereo di via Galliano a Valdagno. Il Gruppo di Recoaro Terme recuperò nel 2004 il Bunker di Kesselring costruito nel 1944 alle Fonti Centrali allestendo negli anni successivi, in collaborazione con la Comunità Montana, una mostra permanente sull’occupazione tedesca e sul bombardamento alleato. La ricostruzione dell’antica Croce del Calvario in località Carmini di Valdagno nel 2007, ad opera del Gruppo Centro e di altri gruppi della Sezione, vide il Gruppo Storico impegnato nel lavoro di ricerca e di progettazione dell’intervento.
In questi anni il gruppo ha concretizzato il proprio lavoro con una serie di eventi culturali per far conoscere la storia degli alpini in pace ed in guerra, rivolgendosi in particolare alle giovani generazioni. Enrico Acerbi, responsabile della ricerca del periodo 1872 – 1915, ha svolto un approfondito studio sugli alpini a Valdagno prima della Grande Guerra. Annalisa Castagna, Claudio Gattera e Pietro Xompero, responsabili delle ricerche nel periodo 1915–1918, hanno completato gli approfondimenti sul battaglione alpini Monte Berico nella Prima Guerra Mondiale. Paolo Ciccotto e Franco Rasia hanno incominciato la raccolta di testimonianze e documenti dei reduci delle campagne di Russia e di Grecia – Albania. I ricercatori storici Alessandro Massignani e Piero Xompero hanno collaborato alle pubblicazioni con testi e ricerche. Silvano Massignani ha curato negli ultimi anni l’archivio e la raccolta del notiziari.
Massimo Padovan, Franco Perin, Gianni Massignan ed Antonio Storti hanno messo, e mettono, a disposizione le loro raccolte e la loro competenza per l’allestimento delle mostre storiche. In particolare il Centro Studi si è impegnato in due grandi eventi rievocativi della storia degli alpini, che poi è anche storia della gente della valle dell’Agno, in occasione del 60° anniversario della Ritirata di Russia e per il 90° anniversario della fine della Grande Guerra, promuovendo una serie di attività culturali, dalle mostre ai concorsi nelle scuole, dai convegni alle escursioni nei campi di battaglia. Nel 2007 il centro studi ha collaborato con la Sezione alpini di Vicenza alla ricerca delle testimonianze sui reduci di Russia. Lavoro che ha portato alla pubblicazione, da parte di Manuel Grotto, del libro “La Campagna di Russia nei racconti dei reduci”.
Alla fine 2007, in occasione del centenario della nascita di Padre Narciso Policarpo Crosara, è stato pubblicato un libro sulla vita del Cappellano militare del battaglione Tirano che ha portato a Mestre presso il convento dei frati cappuccini l’icona della “Madonna del Don”, protettrice di tutti gli alpini. Le due pubblicazioni sono state presentate al Palazzo Festari la sera del 9 novembre 2007 dagli storici Gianni Periz e Giorgio Trivelli.
Il Centro studi ha collaborato con il comitato promotore, attraverso articoli sulla stampa associativa, a ricordare la figura del Missionario laico Vittorio Bicego, sergente degli alpini, nel decennale della morte. Il Centro Studi della Sezione ha curato il ripristino dell’antica Croce del Calvario in località Carmini di Valdagno, in collaborazione con i volontari della Protezione Civile ed il Gruppo di Valdagno Centro. L’intervento è stato poi pubblicizzato attraverso articoli sul Giornale di Vicenza, sul Nostro Campanile e sul Notiziario della Sezione.
Nel 2007 sono partiti i progetti legati alla “Cultura alpina” rivolti alle scuole. Scolaresche di Recoaro e Castelgomberto sono andate sul Monte Pasubio e sul Civillina, accompagnate da Claudio Gattera, Edoardo Bocchese e Franco Rasia, per riscoprire gli eventi bellici della Grande Guerra. A integrazione di questo progetto è stato pubblicato un opuscolo, a cura di Claudio Gattera, da distribuire agli alunni che tratta del “Monte Pasubio raccontato ai giovani” per meglio fare comprendere le azioni degli alpini sui nostri monti. Le serate culturali sono state spesso arricchite dalla visione di documenti e filmati presentati dallo storico Gianni Periz della Sezione ANA di Vicenza.
Con l’impegno di Gianluca Scorsone, responsabile della Biblioteca della Sezione, è stata riordinata e catalogata la raccolta di libri e documenti in nostro possesso ed è iniziato un programma di diffusione e vendita di pubblicazioni sulla nostra storia.
Il coordinatore attuale è Claudio Gattera.